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Alla scoperta

Dell' Agro Caleno

Cales, era una città maestosa, contava oltre 65 mila abitanti. Già nel III sec. a.C. la città aveva una moneta propria, il caleno. Era nota nel mondo romano per l' artigianato locale e per la produzione di ceramiche a vernice nera, esportata anche in Spagna; secondo Catone, a Cales era attiva anche unindustria di strumenti agricoli. Orazio, Strabone, Plinio, Giovenale e Frontino la decantarono per leccellente qualità del suo vino e delle sue acque. La città, nel suo periodo di massimo splendore, occupava una superficie di oltre 60 ettari, era racchiusa da mura e difesa da un fossato profondo oltre i 20 metri; il suo territorio si estendeva dalla attuale Calvi Risorta abbracciando gli attuali comuni di Camigliano,Bellona,Vitulazio,Sparanise,Pastorano,Pignataro Maggiore,Francolise,Giano Vetusto,Rocchetta e croce. Cales, situata lungo la Via Latina, divento nel III° secolo a.C. capitale della Campania Romana e dopo il 267 a.C. fu sede di Questura e chiamata a vigilare sui porti della Campania e della Magna Grecia. Il periodo di massimo splendore fu dal II sec. a.C. al I sec. d.C., tanto da diventare Municipio romano nell81 a.C. Ma la sua storia è molto più antica: Cales è più antica di Roma.

 L'Agro Caleno è una zona territoriale dell'Alto casertano,ed ha una superficie di 152,02 km²

 

 

 

 

 

 

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Resti della città antica di Cales

Luoghi da Visitare

                   Calvi Risorta

     Panoramica antica Cales

Bellona

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Il convento di Bellona è un edificio sacro situato sulla sommità del monte Rageto a 292 m s.l.m. nel territorio di Bellona, comune della provincia di Caserta, dedicato a Maria SS. di Gerusalemme.

Vitulazio

Chiesa S.Maria dell'Agnena

Sparanise

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Chiesa di San Vitaliano

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La chiesa principale è dedicata a Santa Maria dell'Agnena (Agnena è corruzione della voce Anglena, sincope di Angulena, che vuol significare quell’accolta d’acqua dove prolificano le anguille). Nel testo intitolato "Di cinque antichissime chiese dell'Arcidiocesi di Capua", Alfonso Cantone fa risalire il trasferimento nella chiesa di Vitulazio dell'icona della Vergine nella domenica in albis del 1280, sotto l'ordine dell'arcivescovo di Capua Marino Filomarino. La Santa Vergine dell'Agnena fu incoronata nella domenica in albis 11 aprile 1926 (infatti nel 1976 venne celebrato il Cinquantenario). La nuova chiesa domina l'intero centro abitato, in quanto è situata sulla parte più alta del paese ai piedi del Monte Tutuli e al suo interno si trovano numerosi dipinti dell'Ottocento di pittori napoletani della scuola di Posillipo di pregevole fattura.

Sparanise si sviluppò intorno alla chiesa di San Vitaliano,fatta erigere per volontàda Roffredo del monastero benedettino di S.Vincenzo in Volturno

Camigliano

Pignataro Maggiore

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La Grotta di San Michele è una grotta naturale incastonata nella parte alta della montagna che sovrasta Valva, risale all'anno mille e contiene al suo interno una cappella. La Cappella è dedicata a San Michele e l'8 maggio e il 29 settembre di ogni anno c'è l'ascesa alla grotta da parte degli abitanti del luogo devoti al santo. 

La Chiesa Madre di S. Maria della Misericordia fa parte di un unico complesso monumentale che comprende anche l’antica chiesetta del’500 e il grande palazzo vescovile.

Pastorano

Francolise

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 IL Castello Medievale ha una grande storia alle spalle. Ospitò sotto gli Svevi alcuni nobili Baroni fedeli a Manfredi; durante il periodo Angioino, nel 1271, fu concesso da Carlo d'Angiò come feudo ad un suo consanguineo, Simone di Monteforte, conte di Avellino.

Chiesa Madre di Pastorano sorta nella metà del 1500 dopo il concilio di Trento, e intitolata all'Apostolo Pietro sia titolare e patrono del paese insieme alla Beata Vergine del Monte Carmelo.

L' attuale parroco è il Rev. don Davide Volo. 

Giano Vetusto

Rocchetta e Croce

CHIESA DI SAN FILIPPO

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L'Antica chiesetta, una volta intitolata a Santa Maria di Giacomo, sorge solitaria sulla collina di San Filippo (Monte Frattiello), a ridosso della frazione di Giano Vetusto chiamata Pozzillo.

Uno dei luoghi più suggestivi di Rocchetta e Croce è indubbiamente quello in cui sorge il Monastero di San Salvatore, raggiungibile soltanto a piedi percorrendo antichissimi sentieri

Prodotti tipici

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